Varsavia, Polonia

Quando si parte per un viaggio senza troppe aspettative si rimarrà sicuramente piacevolmente sorpresi!

La piazza principale di Varsavia

E’ stato così per questo viaggio a Varsavia. Non ho avuto tempo di organizzare bene questo viaggio e ho trovato gran poche informazioni in inglese così sono partita senza aspettative, pensando che avrei mangiato zuppa di cipolle e patate ogni giorno e visitando una città con poca storia dato che è stata completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale. Ero certa che sarebbe stato un bel viaggio, Varsavia è pur sempre una capitale europea, ma davvero non mi aspettavo niente di speciale.

A quanto pare mi sbagliavo!

Il castello di Varsavia

Un bastione delle vecchie mura di cinta

Case colorate a Varsavia Innanzitutto lasciatemi raccontare un po’ di storia. Dopo quasi 5 anni di occupazione nazista il primo agosto del 1944 i soldati della resistenza polacca diedero il via alla rivolta di Varsavia, parte di una operazione con scala nazionale. I polacchi contavano sull’aiuto dei russi per sconfiggere i nazisti, ma i russi avevano altri piani e non muovettero un dito…

Per settimane i polacchi combatterono con il cuore per la liberazione della Polonia, ma si dovettero infine arrendere.

I nazisti non sono noti per la loro indulgenza e decisero di mandare un messaggio ai polacchi, un “non pensare di provarci di nuovo”: bombardarono e rasero al suolo tutto quello che era sopravvissuto alla battaglia.

Ma la guerra finì presto e i polacchi ebbero indietro la loro città (più o meno dato che erano sotto il controllo dei russi). Se c’è una cosa che ho imparato in questo viaggio è che i polacchi sono un popolo fiero e orgoglioso. Ricostruirono la vecchia città completamente partendo da dipinti e fotografie. Usarono addirittura originali mattoni d’epoca… demolendo altre città “meno importanti” della Polonia…

Potete leggere più approfonditamente della Rivolta di Varsavia su Wikipedia, o se avete l’occasione di visitare Varsavia vi consiglio caldamente il Museo della Rivolta di Varsavia (gratis la domenica ma quando ci siamo andati noi c’era davvero troppa gente). Il museo è molto interattivo e pieno di documentari commentati dalle persona che hanno vissuto la Rivolta in prima persona (è tutto in polacco e inglese).

Anche la città vecchia (Stare Miasto) è assolutamente da visitare, anche solo per passeggiare in giro e godersi la vista. Inoltre provate a localizzare i vari dipinti sui palazzi, ce ne sono un sacco!

I dipinti sulle case nella città vecchia

Ed infine andate a perdervi nel vecchio ghetto. Alcune delle mura sono ancora in piedi, hanno deciso di non ricostruire così si possono vedere pezzi di edificio smembrato dai bombardamenti, muro a muro con un complesso di appartamenti. E’ davvero interessante da vedere e da l’idea della devastazione in cui versava la città durante e dopo la guerra. Mi ha lasciato senza parole ma vivendo a Berlino gli orrori della guerra mi lasciano spesso senza parole.

Vecchio muro nel ghetto

Come in tutti i miei viaggi anche questa volta ho cercato di assaggiare il cibo locale. Mi aspettavo zuppa di cipolle e patate in tutte le salse e invece Varsavia mi ha stupito di nuovo! La cucina polacca è ricca di delicatezze tipiche, beh forse non le chiamerei delicatezze, sono cibi semplici ma non per questo meno gustosi.

Pierogi

Tra tutte le cose che ho assaggiato di sicuro i Pierogi sono i miei preferiti! I Pieroghi sono ravioli a mezzaluna tipicamente ripieni di carne, cavolo o formaggio. Io ho provato due tipi di Pierogi: ripieni di carne e ripieni di funghi e formaggio. Ho anche provato sia la versione bollita che quella saltata in padella con il burro, sono certa che immaginate quale sia la mia preferita… si, ovviamente i Pierogi saltati nel burro :P Purtroppo non ho avuto l’occasione di assaggiare i Pierogi dolci, li riempiono di fragole e a quanto pare li fanno solo quando le fragole sono in stagione (non prima di luglio in Polonia).

I Pierogi sono nella mia lista di cose da provare a fare a casa. Sembrano semplici da preparare e devo assolutamente provare quelli dolci!!

Placek

Mi sono piaciuti molto anche Placek e Kopytka. I Placek sono frittelle di patate preparati grattuggiando le patate, mescolandole con uova e spezie e poi friggendole con una frittella o un pancake. Il mio Placek era servito con un lago di funghi e panna: buonissimo! C’è anche una versione più piccola di queste frittelle chiamata Placki che di solito viene servita con panna acida.

kopytka

I Kopytka sono molto simili agli gnocchi, di solito sono cotti al forno e serviti come contorno alla carne o come aggiunta a zuppe per esempio al goulash.

Ed infine i dolci: Sernik! Buonissimo! Il Sernik è cheesecake ma non è fatto di Philadelphia (che a me davvero non piace nei dolci), è fatto con un formaggio cremoso polacco. La base e la copertura possono essere di molti tipi diversi, spesso di cioccolato o frutta. Una volta ho mangiato un sernik con base al cioccolato e crema al sapore di cocco e un’altra volta ho mangiato un sernik con normale base di biscotti sbriciolati e una spessa copertura di confettura di fragole. Entrambi erano fantastici!

Nessun viaggio culinario si può ritenere concluso senza fermarsi al supermercato a comprare qualche dolcetto e cioccolata locale :) Ho scoperto che caramelle e cioccolate sono molto diverse nei vari paesi, sono però tutti molto buoni! Da un supermercato di Varsavia ho acquistatoç Prince Polo, Trufle e Sezamki. I Prince Polo sono wafer di cioccolata. I Trufle sono cioccolatini ripieni di alcohol. E i Sezamki sono barrette di sesame ricoperte di caramello. Avrei voluto comprare anche i Ptasie mleczko, una mousse al latte ricoperta di cioccolato, però purtroppo non li ho trovati.

Il cibo tipico della Polonia è sicuramente molto più vasto di quello che io ho avuto il piacere di assaggiare e condividere con voi quindi se avete l’occasione di andare in Polonia provate la cucina locale, ne vale davvero la pena!

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